Stop cyberbullismo: ecco «bodyguard per le famiglie»

Una soluzione di cyberprotection che permette ai genitori di proteggere i figli in tempo reale da qualsiasi forma d’odio sui social network.

Secondo i dati Unesco, sono ben 246 milioni le persone vittime di cyberbullismo in tutto il pianeta; un fenomeno che riguarda specialmente i più giovani. Proprio per questo Bnp Paribas Cardif Italia ha deciso di supportare la startup a vocazione sociale Bodyguard, in collaborazione con Fare x Bene Onlus, associazione che sostiene promuove e tutela i diritti inviolabili della persona, nello sviluppo di «Bodyguard per le Famiglie», una soluzione di cyberprotection che permette ai genitori di proteggere i figli in tempo reale da qualsiasi forma d’odio sui social network.
Come? Con un’app, gratuita per i ragazzi, pensata per bloccare i contenuti violenti o discriminanti sui principali canali social e live streaming, e un sistema di allerta che invia via mail una notifica ai genitori in caso di contenuti nocivi o azioni di cyberbullismo contro il proprio figlio.
Si tratta di una soluzione di moderazione unica, in grado di rilevare e bloccare il 90% dei contenuti di odio su molti social media, dove il cyberbullismo negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente.


Il cyberbullismo è, infatti, un fenomeno in ascesa anche in Italia. Secondo la ricerca di Bnp Paribas Cardif «Tecnologica, inclusiva e green: benvenuta Generazione Alpha!», circa uno su dieci (9%) dei bambini da 5 a 10 anni si è
imbattuto in episodi di questo tipo; un dato che diventa molto più preoccupante nella fascia d’età 8/10 anni (16%).

I genitori lo combattono ricorrendo soprattutto al controllo dei dispositivi dei figli (l’84% dichiara di controllarli spesso) e all’utilizzo di software di parental control (il 39% li utilizza). Ancora poco diffuse, invece, le polizze
assicurative ad hoc contro il cyberbullismo
(l’88% dei genitori non le conosce). E gli adolescenti? Addirittura un ragazzo su due (52%) della generazione Z (nati dal 1995 fino al 2010) ha ricevuto almeno un’offesa o un post violento.

In questo contesto, educare i giovani al corretto utilizzo di internet incoraggiando il dialogo tra genitori e figli può essere la chiave vincente per combattere il cyberbullismo. È proprio per questo che Bnp Paribas Cardif e Bodyguard hanno portato in Italia il primo servizio di cyberprotection a impatto sociale con la volontà di estendere la protezione e la serenità della famiglia dalla vita reale a quella digitale, favorendo l’ascolto rispetto al puro controllo. Il tutto grazie all’algoritmo di Bodyguard che crea una rete di protezione attorno alla persona, bloccando, prima che vengano pubblicati, i contenuti violenti, discriminanti o che incitano all’odio, comprendendo anche gli errori ortografici, il linguaggio sms e le emoji. È il principio di base della preventive insurance, che previene e protegge
prima che insorga il problema: un campo in cui Bnp Paribas Cardif è pioniera. Per poter adempiere a questa missione, la compagnia ha trovato in Bodyguard, una realtà con già 50mila utenti attivi in soli 3 anni di vita, il partner capace di analizzare ogni mese più di 5 milioni di commenti sui social supportati al momento: YouTube, Twitter, Instagram (solo profili business), Twitch, e presto anche su altre piattaforme social.

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