Taglio Irpef e detrazioni: che fare con i risparmi inattesi?

Importanti novità da quest’anno: meno tasse con il taglio Irpef e le nuove detrazioni fiscali. Quanto si risparmierà e come investire i soldi in più a disposizione.
Taglio Irpef e detrazioni

Importanti novità da quest’anno: meno tasse con il taglio Irpef e le nuove detrazioni fiscali. Quanto si risparmierà e come investire i soldi in più a disposizione.

Il 2022 si è aperto all’insegna di diverse novità sul fronte fiscale, destinate a produrre dei risparmi anche di una certa entità per milioni di italiani.

Taglio Irpef: come cambiano le aliquote dal 2022

Tra le tante misure previste dalla legge n. 234 del 30 dicembre 2021, meglio nota come legge di bilancio 2022, segnaliamo in particolare la rimodulazione delle aliquote Irpef.

Nel dettaglio, per il calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, è stato ridotto il numero degli scaglioni da 5 a 4, con l’eliminazione di quello al 41%, previsto fino al 2021 per i redditi compresi tra 55.001 e 75.000 euro.

E’ rimasta invariata la prima aliquota del 23% valida fino a 15.000 euro di reddito, mentre la successiva è stata tagliata dal 27% al 25%, con riferimento ai redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro.

Sforbiciata anche per il gradino successivo che prima riguardava le entrate tra 28.001 e 55.000 euro: ora quelle tra 28.001 e 50.000 euro hanno un’aliquota che passa dal 38% al 35%.

Infine, si applica l’Irpef al 43% per tutti i redditi a partire da 50.000 euro in poi e non più da 75.000 euro, come previsto fino al 2021.

Taglio Irpef: chi pagherà meno tasse ora e quanto risparmierà

Se da una parte nulla cambia per il primo scaglione Irpef, la cui aliquota resta invariata al 23%, il taglio previsto per i successivi si traduce in un risparmio annuale anche di una certa entità.

I maggiori vantaggi si concentrano nelle fasce di reddito medio-alto, in particolare per quelli tra 30.000 e 50.000.

Per chi ad esempio ha entrate annue pari a 30.000 euro, con la tassazione in vigore fino al 2021 doveva versare 7.720 euro di Irpef, mentre a partire dall’1 gennaio 2022 dovrà pagare 7.400 euro, con un risparmio di 320 euro annui.

Un valore quasi triplicato per chi ha un reddito pari a 50.000 euro , visto che in tal caso l’Irpef da versare al Fisco passerà da 15.320 a 14.400 euro, con un risparmio effettivo di ben 920 euro in termini di imposta.

Taglio Irpef: un’occasione per investire risparmi inattesi?

Indubbiamente una bella notizia per milioni di italiani che quest’anno si troveranno a versare meno tasse, con la possibilità di destinare ad altri scopi questi soldi che non andranno a finire nelle casse dell’Erario.

Il taglio Irpef offre una buona occasione per investire dei risparmi inattesi, specie a coloro che hanno bisogno di costruirsi maggiori sicurezze per il futuro.

Parliamo ad esempio dei lavoratori di età compresa tra i 35 e i 50 anni che devono necessariamente pensare da subito a investire, per integrare una pensione che con ogni probabilità sarà misera.

Taglio Irpef: investire in una polizza vita. Ecco Forward Quant

A rispondere molto bene a questa esigenza è Forward Quant, uno dei prodotti di Forward You, la compagnia di assicurazioni nata a Monaco nel 1983.

Già da qualche tempo abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare questa polizza vita particolarmente adatta a chi è interessato a investire in ottica di medio-lungo termine.

Forward Quant vanta un approccio unico sul mercato, visto che unisce l’elemento umano a una tecnologia all’avanguardia che, grazie ad algoritmi quantitativi e qualitativi, permette di cogliere le migliori opportunità da migliaia di asset.

Forward Quant si adatta al meglio alle esigenze di tutti, offrendo 5 profili di rischio, con l’opzione di modificarli durante la vita del contratto a seconda della propria propensione al rischio.

Per iniziare con Forward Quant sono sufficienti 50 euro, quindi si può facilmente alimentare il piano di accumulo con i risparmi derivanti dal taglio Irpef.

Nuove detrazioni fiscali: come cambiano da quest’anno

La rimodulazione delle aliquote Irpef non è l’unico elemento che a partire da quest’anno stravolgerà la busta paga.

Tra le novità fiscali in vigore da quest’anno troviamo quelle relative alle detrazioni fiscali dei lavoratori e dei pensionati.

Focalizzando l’attenzione sui redditi da lavoro dipendente, dal 2022 saranno applicate detrazioni ben più generose delle precedenti.

Come previsto dalla legge di bilancio 2022, se il reddito complessivo non supera i 15.000 euro, e non più gli 8.000 euro come in passato, la detrazione fiscale sarà pari a 1.800 euro, fermo restando che quella effettivamente spettante non potrà essere inferiore a 690 euro, mentre per i lavori a tempo determinato non potrà essere più bassa di 1.380 euro.

La seconda soglia di reddito è quella compresa tra 15.000 e 28.000 euro, con una detrazione base di 1.910 euro, rispetto ai 978 euro precedenti, cui si aggiunge una voce variabile in base al reddito, fino a un massimo complessivo di 3.100 euro.

Infine, se il reddito è compreso tra 28.000 e 50.000 euro, la detrazione base sarà pari a 1.910 euro massimi, contro i 978 euro riconosciuti fino al 2021, con un importo a scalare che arriva a zero per i redditi superiori a 50.000 euro.

Da segnalare che per le entrate comprese tra 25.000 e 35.000 euro è previsto un incremento di 65 euro.      

Taglio Irpef e detrazioni fiscali: meno tasse e più risparmi da investire

La riforma fiscale contenuta nella legge di bilancio 2022 ha come effetto quello di rendere più pesante la busta paga di molti lavoratori, dipendenti e autonomi, pur con delle differenze tra le due categorie.

Grazie al taglio Irpef e alla rivisitazione delle detrazioni fiscali, da quest’anno si potranno pagare meno tasse.
I risparmi così ottenuti permettono di avere preziose risorse da destinare a investimenti di vario tipo.

Parlando del taglio Irpef abbiamo fatto prima l’esempio di quanti sono quasi “costretti” ad accantonare delle somme per una pensione integrativa da affiancare a quella statale.

Le esigenze di investimento però possono essere le più diverse e legate anche a differenti orizzonti temporali.

Classico è il caso di chi, oltre a puntare ad una crescita del proprio capitale, ha come obiettivo anche quello di tutelare i suoi cari.

Un’altra idea per investire i risparmi fiscali: focus su Forward Unico

Un duplice obiettivo che si può raggiungere sottoscrivendo una polizza vita a premio unico, grazie ai risparmi ottenuti dalle novità fiscali introdotte a partire di quest’anno.

Tra le tante opzioni presenti sul mercato, segnaliamo in particolare Forward Unico, il nuovo prodotto di Forward You.

A dispetto di quanti credono che un investimento di questo tipo sia rivolto solo a chi ha grandi disponibilità di denaro, Forward Unico può essere sottoscritto a partire da un importo iniziale di 5.000 euro.

Una somma raggiungibile sicuramente in modo più agevole grazie ai risparmi fiscali in vigore da quest’anno, ossia il taglio Irpef e le nuove detrazioni di imposta di cui abbiamo parlato prima.

A rendere interessante Forward Unico, in aggiunta alla contenuta soglia di ingresso, è la libertà di azione del sottoscrittore, che può richiedere il riscatto totale della polizza in qualunque momento e, dopo il 4° anno, senza incappare in alcuna penale.

Al pari di Forward Quant, anche Forward Unico permette di investire sfruttando una tecnologia all’avanguardia e puntando su dei fondi altamente performanti.

Uno dei punti di forza di questa polizza vita a premio unico è l’allineamento dei costi alle performance: se queste ultime dovessero rivelarsi negative, allora le commissioni di gestione di Forward Unico sarebbero ridotte del 27%.    

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