Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi a Verona sotto la presidenza di Paolo Bedoni, preso atto dell’esito dell’offerta in opzione ai sensi dell’articolo 2437-quater del codice civile, già comunicato al mercato in data 30 novembre 2020, ha deliberato, nella prospettiva di una celere definizione del procedimento di recesso, di procedere direttamente al rimborso mediante acquisto delle azioni detenute dagli azionisti che legittimamente hanno esercitato il diritto di recesso, per complessive n. 20.577.624 azioni e dunque di riconoscere agli stessi il valore stabilito in caso di recesso pari a €5,47 per azione, con termine massimo per la liquidazione in favore degli azionisti alla data del 31 gennaio 2021, utilizzando a tale scopo le riserve disponibili da utili, più precisamente prelevando dalla riserva straordinaria l’importo relativo. La Società si riserva di comunicare nel prosieguo del procedimento le modalità e i termini temporali precisi di regolazione dell’operazione di rimborso mediante acquisto.
Il riacquisto da parte di Cattolica di tali azioni oggetto di recesso, corrispondente ad un esborso di euro 112.559.603, avrebbe un impatto peggiorativo sul Solvency II Ratio di Gruppo pari a circa 8 punti percentuali.
Per effetto e all’esito di tale riacquisto, la Società verrebbe a detenere n. 27.902.475 azioni proprie, pari al 12,2% del capitale sociale.
Il Consiglio di Amministrazione ha altresì dato mandato all’Amministratore Delegato di verificare la legittimità di talune posizioni di soci oggetto di contestazione nell’ambito della procedura di recesso, per un controvalore massimo di circa €3 milioni, e di valutarne l’eventuale accoglimento, vagliandoli caso per caso, con il conseguente relativo incremento del numero di azioni oggetto di acquisto.
Il Consiglio ha inoltre approvato la riorganizzazione proposta dell’Amministratore Delegato, Carlo Ferraresi. Il nuovo assetto organizzativo individuato dal capo azienda è volto a definire una nuova struttura di Gruppo più snella e funzionale alle strategie di business, ai clienti e alle sfide del mercato, mutato in maniera radicale nel corso di questo anno caratterizzato dai forti impatti legati al Coronavirus.
A conclusione del Piano industriale triennale 2018-2020 la società e Valter Trevisani hanno concluso di comune accordo la loro collaborazione professionale. Nella stessa seduta il Cda ha nominato Marco Lamola Vice Direttore Generale con specifico focus per la Rete Agenti. A diretto riporto dell’Amministratore Delegato, oltre a Lamola, proseguiranno a essere i tre Vice Direttori Generali: Nazareno Cerni con la responsabilità dei Danni Non Auto e Riassicurazione; Samuele Marconcini con il ruolo di COO al quale riporteranno in aggiunta alle precedenti responsabilità anche i Sinistri; e Atanasio Pantarrotas, CFO di Gruppo con l’aggiunta della struttura di M&A.
Nell’ottica di una forte crescita interna, adeguamento alle rinnovate esigenze del Gruppo e al corretto cambio mix generazionale, sono stati inoltre nominati 8 nuovi dirigenti, di cui circa il 40% donne e tutti con età inferiore ai 45 anni.
Carlo Ferraresi, Amministratore Delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni, ha dichiarato: “Con questa organizzazione abbiamo definito nuove linee strategiche per il Gruppo, dato un segnale forte al mercato e dimostrato che Cattolica Assicurazioni è una società in costante crescita ed evoluzione.
Grazie al nuovo assetto saremo ancora più pronti a rispondere alle sfide che il settore finanziario e assicurativo dovranno affrontare nei prossimi anni. Sono particolarmente fiero per la crescita interna di nuove e importanti figure professionali, a dimostrazione che la nostra scuola di manager interna continua a formare validi talenti”.
A Valter Trevisani vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto da parte del Presidente Paolo Bedoni, del Consiglio di Amministrazione e dell’Amministratore Delegato Carlo Ferraresi, con l’augurio di un ottimo lavoro per le sue nuove sfide professionali.
Si rende noto che il Condirettore Generale è qualificato quale parte correlata della Compagnia, in quanto dirigente con responsabilità strategiche. Le condizioni per la risoluzione del rapporto di lavoro risultano conformi con quanto previsto nella politica di retribuzione della Compagnia stessa come da ultimo approvata dall’Assemblea dei Soci dello scorso 26 giugno 2020 e sono state valutate favorevolmente dal Comitato per la Remunerazione.
L’accordo di risoluzione, avuto riguardo ai termini e condizioni pattuite in quanto previste dalla predetta politica, che peraltro non superano le soglie di rilevanza di cui all’art. 4, comma 1, lettera a) del regolamento Consob n. 17221/2010, si configura quale esimente all’applicazione della procedura aziendale in tema di operazioni con parti correlate.