L’innovazione tecnologica quale strumento per migliorare la gestione dei rischi e l’interazione con la clientela
Desidero in primo luogo ringraziare i relatori per averci dato un’ampia e concreta prospettiva sugli effetti dell’adozione di tecnologie digitali nel mondo assicurativo. Abbiamo parlato di tecnologia ma anche di nuovi modelli organizzativi, infrastrutture sicure e inclusive, temi etici. Grazie anche a tutti i numerosi partecipanti, i vertici delle compagnie, le numerose e valide start-up italiane, i manager responsabili della innovazione digitale, gli esponenti delle associazioni di categoria e dell’accademia.
L’IVASS ha organizzato questo webinar perché vede l’innovazione tecnologica quale strumento per migliorare la gestione dei rischi e l’interazione con la clientela. Ci siamo chiesti cosa può fare il settore assicurativo per lo sviluppo del Paese. Abbiamo posto al centro dell’attenzione come favorire l’offerta di valide ed efficienti protezioni ai rischi di imprese e famiglie, stimolare nuove forme di condivisione degli impegni per fronteggiare fenomeni estremi, avviare lo sviluppo di un ecosistema che sappia coniugare competizione e cooperazione, dare centralità alle esigenze del cliente.
Nel concreto, l’IVASS intende sostenere questo processo con un’azione volta a:
• potenziare l’azione del nostro Innovation Hub, costituito da tempo per promuovere la discussione con il mercato e il monitoraggio delle nuove tendenze. Oggi è formato direttamente da manager di vertice di tutti i Servizi in modo da assicurare una risposta completa e rapida ai temi posti;
• lavorare, in collaborazione con Banca d’Italia e Consob, per la rapida costituzione della Sandbox regolamentare nazionale, non appena emanato il regolamento MEF, con un occhio ai progetti per l’innovazione del piano NextGenerationEU;
• avviare, anche con la collaborazione delle altre autorità, esperienze in ambito SupTech per consentire ai supervisori di sperimentare con il mercato le nuove tecnologie e di accedere a tool di analisi e previsione più potenti;
• proseguire l’azione con le compagnie e gli intermediari per innalzare gli investimenti in innovazione e sicurezza, migliorare l’integrazione dei sistemi, partecipare a iniziative di ecosistema, progettare e lavorare al futuro digitale. L’esperienza della pandemia ha accelerato questo processo e fatto cadere molte remore presenti in passato; aprire tavoli con imprese e operatori ad es. sulla regolamentazione e gli standard, anche in collaborazione con il settore bancario e Milano Hub; potranno essere avviati progetti di ricerca su possibili semplificazioni ed estensioni per promuovere la digitalizzazione con iniziative regolamentari e normative, sulle prassi di vigilanza nazionale e internazionale e sull’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito RegTech;
• rivolgere particolare attenzione al quadro legale per garantire la certezza giuridica e l’inalterabilità dei contratti digitali che vogliamo, con il supporto delle nuove tecnologie, più sicuri ed efficienti di quelli cartacei;
• lavorare in sede EU sulla Digital Strategy promossa dalla Commissione, curandone la trasposizione a livello nazionale e interpretando opportunamente gli ambiti di proporzionalità e discrezionalità previsti; in particolare, stiamo seguendo le consultazioni EIOPA sul tema dell’open insurance, avviata a gennaio, e quella prevista a breve sulla blockchain;
• indirizzare le attività di educazione assicurativa anche su tematiche specifiche del mondo digitale, avendo attenzione a differenziarle per categorie di destinatari; fra poche settimane avremo i primi risultati dell’indagine nazionale, promossa dall’IVASS con il supporto del MISE, sulle conoscenze in campo assicurativo degli italiani: ci darà una base solida e scientifica per impostare valide politiche. In questo ambito vediamo un importante ruolo degli intermediari assicurativi in grado di favorire la formazione, la sensibilità ai temi della sicurezza e l’assistenza alla clientela tramite tecnologie digitali.
Per IVASS è di particolare rilevanza la collaborazione con il Milano Hub della Banca d’Italia. Tale iniziativa aiuterà a fare sintesi tra il mondo produttivo, l’accademia e i regolatori. La promozione di progetti che includano l’ambito assicurativo potrà far crescere le competenze dell’Istituto e fare “rete”, coinvolgendo operatori bancari, assicurativi, finanziari e tecnologici.
L’augurio è di fare tutti un buon lavoro per il Paese, offrendo a imprese e consumatori un esteso e valido servizio assicurativo di trasferimento e gestione professionale dei rischi che trova fondamento in concetto di mutualizzazione che mantiene la sua validità anche nel mondo digitale.