Due anni di incertezza, in cui fare delle previsioni sul mercato del lavoro assicurativo è stato un tentativo molto complicato. Pandemia e crisi economica sono i principali fattori di un cambio di rotta e dell’accelerazione di tendenze già in essere.
Poi la Russia ha invaso l’Ucraina, e un nuovo shock ha vanificato le nuove stime, con un impatto sulla situazione lavorativa. Secondo l’OCSE, il tasso di disoccupazione tra i paesi membri dell’UE si è assestato al 5%, l’indicatore più basso dal 2001. Il conflitto scoppiato alle porte dell’Europa Occidentale potrebbe, tuttavia, ridisegnare nuovamente il quadro dell’occupazione.
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Il mercato del lavoro assicurativo
Nonostante la pandemia, le imprese assicurative hanno registrato profitti considerevoli. Il fattore determinante è l’impennata di richieste di polizze su vita e salute. Per contro, sinistri stradali e infortuni sono diminuiti sensibilmente. L’Autorità Europea delle assicurazioni e delle pensioni (Eiopa), ha poi raccomandato alle compagnie di sospendere temporaneamente la distribuzione dei dividendi, dei premi e dell’acquisto di azioni. Lo scopo è quello di garantire un livello elevato di fondi propri, per schermirsi dall’eventualità di una nuova congiuntura negativa
Coinvolgimento attivo degli strumenti finanziari
Per far fronte alla crisi pandemica molte compagnie sono ricorse all’utilizzo di diversi strumenti finanziari, come le obbligazioni. Queste, infatti, sono generalmente riconosciute come titoli stabili e una fonte di reddito da investimento per le aziende. Sempre l’OCSE riporta che le compagnie specializzate nel ramo Vita hanno speso circa il 55% dei loro fondi in obbligazioni, cambiali e altri titoli.
Ricapitalizzazione
Finanza e mercato del lavoro assicurativo sono collegate dalle scelte operate dalle decisioni di speculatori e broker sui mercati globali. Anche se gli oneri per il settore assicurativo sono cresciuti, le compagnie sono strutturate per farne fronte e possono garantire non solo un servizio di alta qualità, ma anche stipendi e benefit competitivi per i propri dipendenti. È evidente, quindi, che si stiano aprendo nuove opportunità per una cooperazione attiva con gli esperti finanziari.