“Come sottolineato dalla relazione Ivass, in Italia manca una cultura della gestione del rischio. Noi operatori del settore dovremmo spingere il regolatore, e più in generale la politica e il governo, a farsi carico di promuovere nelle scuole una vera educazione assicurativa, oltre che quella finanziaria. Non è pensabile che i nostri ragazzi escano dal liceo a 18 anni e non sappiano nulla di coperture assicurative, non abbiano la percezione dei rischi a cui sono esposti e non conoscano nulla degli strumenti che gestiscono il rischio.
C’è un gap culturale pesante che va affrontato, e sono convinto che l’insurtech permetterà di colmarlo. Il nostro Paese vive una sorta di fatalismo assicurativo: quando abbiamo i grandi sinistri catastrofali, come inondazioni o terremoti, ci lamentiamo della mancanza di strumenti di copertura, ma subito dopo ce ne scordiamo, senza riuscire a trarre dalle esperienze dolorose il giusto insegnamento”.
È quanto ha dichiarato Alberto Minali, amministratore delegato di REVO, la Spac assicurativa recentemente quotata a piazza Affari, nel corso di un convegno dedicato all’insurtech.