Sfide climatiche e sociali: compagnie assicurative ancora impreparate

Numerose iniziative degli ultimi anni hanno cercato di integrare temi ambientali e sociali nella governance delle compagnie assicurative.
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Il nostro pianeta è alle prese con enormi sfide climatiche e sociali, un fatto ormai evidente a tutti. In questa cornice, le compagnie assicurative rivestono un ruolo cruciale, essendo responsabili della valutazione e della gestione dei rischi, con l’obiettivo di ridurli. Ma sono consapevoli di questa responsabilità e stanno agendo di conseguenza?

Impegni istituzionali e realtà pratica: un divario significativo

Numerose iniziative degli ultimi anni hanno cercato di integrare temi ambientali e sociali nella governance delle compagnie assicurative.

Ad esempio, l’Onu ha lanciato i Principles for Sustainable Insurance, ai quali hanno aderito diverse aziende di rilievo. Tuttavia, se guardiamo al comportamento effettivo delle compagnie, emergono lacune significative.

Uno studio condotto da ShareAction ha valutato settanta delle principali compagnie assicurative a livello globale, concentrandosi su aspetti come investimenti responsabili, cambiamenti climatici, biodiversità e diritti umani.

I risultati sono impietosi: quasi la metà delle compagnie ricevono valutazioni molto basse, indicando una carenza nell’affrontare rischi sistemici come i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.

Focus sui rischi ESG e loro gestione

Il rapporto mette in luce la preoccupazione degli azionisti e dei clienti riguardo alla gestione appropriata dei rischi ESG da parte delle compagnie assicurative.

Sebbene la governance ottenga punteggi relativamente alti, molti consigli di amministrazione non affrontano adeguatamente tematiche ESG. Solo una minoranza ha stabilito obiettivi numerici per investimenti e assicurazioni responsabili.

Sul fronte climatico, alcuni progressi sono evidenti, con una buona percentuale di compagnie che ha adottato politiche specifiche per gli investimenti e limitato quelli legati al carbone.

Tuttavia, i dati riguardanti la biodiversità rivelano un grave ritardo: nessuna compagnia ha ancora una strategia per misurare e gestire gli impatti sulla natura, né ha obiettivi di tutela della biodiversità.

L’esempio europeo: regolamentazione e trasparenza

In Europa, le compagnie assicurative sembrano muoversi in una direzione più positiva, in parte grazie alla forte pressione dei regolatori. Alcune aziende europee hanno ottenuto valutazioni più alte, grazie alla spinta della tassonomia europea per la finanza sostenibile e alla richiesta di maggiore trasparenza.

In conclusione, mentre il settore assicurativo affronta sfide sempre più pressanti legate all’ambiente e alla società, è evidente che sono necessari sforzi maggiori e più coordinati per affrontare efficacemente queste sfide. L’intervento regolatorio può giocare un ruolo cruciale nel promuovere il cambiamento necessario.

Leggi anche: L’Alleanza delle Assicurazioni per il Clima si dissolve: al via un nuovo scenario

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