Spesa sanitaria in crescita: le assicurazioni devono investire ed evolvere

I fenomeni demografici in atto in Italia, in primis l’allungamento dell’aspettativa di vita e il calo della natalità, stanno avendo un forte impatto sull’invecchiamento della popolazione: i cittadini avranno bisogni sanitari e assistenziali sempre più rilevanti.  La spesa sanitaria del nostro Paese è in progressivo aumento e si è attestata a 168 miliardi di euro nel 202[1], in crescita di 26 miliardi rispetto al 2010, vicini ai livelli del 2019.

I fenomeni demografici in atto in Italia, in primis l’allungamento dell’aspettativa di vita e il calo della natalità, stanno avendo un forte impatto sull’invecchiamento della popolazione: i cittadini avranno bisogni sanitari e assistenziali sempre più rilevanti.  La spesa sanitaria del nostro Paese è in progressivo aumento e si è attestata a 168 miliardi di euro nel 202, in crescita di 26 miliardi rispetto al 2010 (>1,0% annuo), con un’incidenza della spesa privata in costante aumento negli anni pre-pandemia, nel 2021 vicino ai livelli del 2019. Questa tendenza è guidata dalla componente intermediata (assicurazioni, fondi e casse) che ha registrato un incremento maggiore (+2,3%) rispetto alla componente “out-of-pocket” (in aumento dello 0,4%).

Ecco cosa emerge da una nuova analisi di Bain & Company Italia sull’evoluzione dei bisogni e della spesa sanitaria del Paese, focalizzata sui principali trend, sfide e prospettive in ambito assicurazioni salute.

“Nonostante il sistema pubblico garantisca un ampio perimetro di protezione, notiamo un crescente ricorso alla spesa privata, soprattutto per le visite specialistiche e per i servizi diagnostici; tale spesa, tuttavia, è ancora in gran parte “out-of-pocket” e dunque non ottimizzata da strumenti di copertura come le polizze assicurative o l’adesione a fondi o casse sanitarie”, spiegano Paolo Mori, Expert Partner, e Nicola Donadeo, Associate Partner di Bain & Company.

Paolo Mori Bain & Company spesa sanitaria
Paolo Mori, Bain & Company

Per i prossimi anni, secondo l’analisi di Bain, è previsto un ulteriore aumento della spesa sanitaria (pubblica e privata), dovuto a diversi fattori: inflazione, attenzione alla salute da parte di cittadini e imprese, impatti del decreto-legge semplificazioni e nuovi investimenti pubblici nella sanità digitale. I cittadini italiani sono aperti a servizi di digital health: circa il 70% di essi è disposto a condividere i propri dati, l’80% è interessato ai servizi di telemedicina e vede prioritario potenziare la digitalizzazione degli operatori sanitari. L’interesse dei medici nei confronti delle soluzioni digitali e di telemedicina è destinato a crescere ulteriormente in futuro, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti di tele-refertazione e tele-consulto.

Il crescente ricorso alla spesa privata, cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni”; continua Mori, “è anche legato ai livelli di servizio delle prestazioni pubbliche: i tempi di attesa rappresentano la principale ragione di insoddisfazione degli italiani in ambito healthcare pubblico”:

Il numero di cittadini italiani con una copertura sanitaria integrativa è in aumento e si stima che ormai oltre il 25% della popolazione aderisca a qualche forma di sanità integrativa (includendo sia assicurazioni e fondi sanitari assicurati, sia altre forme di protezione, come fondi sanitari e casse non assicurate). Guardando al business assicurativo, i premi malattia, che includono polizze collettive (per imprese e fondi assicurati) e polizze individuali, hanno raggiunto i 3,3 miliardi di euro nel 2021 (+4,9% annuo dal 2017, con crescita superiore alla media totale del business Danni).

Sul mercato delle polizze salute si osserva però una redditività sotto pressione, con una frequenza sinistri in aumento rispetto al 2019. Il contesto di mercato evidenzia una crescente domanda di protezione salute, determinata anche da una maggiore consapevolezza di cittadini e imprese con, in futuro, possibili ulteriori tensioni legate all’inflazione. Negli ultimi anni si è osservato un incremento del Combined Ratio (rapporto tra sinistri + costi di distribuzione + costi di struttura e premi di competenza) dal 93% del 2019 al 104% nel 2021: l’aumento è stato determinato da un incremento del Loss Ratio (rapporto tra sinistri e premi di competenza) di circa 11 punti percentuali (da 75% a 86% ca.)

Nicola Donadeo Bain & Company spesa sanitaria
Nicola Donadeo, Bain & Company

“Per i prossimi anni prevediamo un aumento della pressione sulla redditività tecnica, determinata da un possibile ulteriore aumento della frequenza sinistri e dalla crescita del costo medio trainato dall’aumento dei costi delle prestazioni”, prosegue Donadeo.

A fronte di questi trend, nei prossimi anni gli operatori dovranno lavorare con attenzione sulla gamma d’offerta e continuare ad investire sul modello operativo e liquidativo al fine di proseguire nel percorso di crescita e ripristinare la profittabilità del comparto.

In ambito gamma d’offerta è possibile lavorare su alcune leve chiave: evolvendo la struttura tecnica dei prodotti attraverso una calibrazione attenta delle franchigie e degli scoperti, con condizioni che promuovano l’utilizzo della rete convenzionata (prestazioni dirette), che rappresenta anche un importante elemento di servizio per gli assicurati. Inoltre, i player dovranno rivedere i modelli di pricing, attivando azioni mirate di repricing (anche legate all’andamento dei tassi di inflazione e ai trend di frequenza e costo medio dei sinistri), con l’obiettivo di proteggere la profittabilità, tenendo al contempo in considerazione le condizioni di polizza richieste e il profilo di rischio degli assicurati.

Le assicurazioni dovranno anche evolvere le coperture e i servizi salute attraverso l’inserimento di servizi di prevenzione e l’introduzione di servizi abilitati dal digitale, per soddisfare i bisogni di digitalizzazione espressi da clienti e medici e ove possibile, ridurre il costo delle prestazioni. In termini di modello operativo e liquidativo, sarà cruciale accelerare il percorso di innovazione e ottimizzazione: 1) incrementando il ricorso all’automazione dei processi e all’Artificial Intelligence per garantire agli assicurati migliori livelli di servizio e maggior accuratezza nei controlli liquidativi; 2) investendo in relazioni di lungo periodo con le strutture sanitarie sul territorio; 3) puntando su Advanced Analytics.

“In conclusione, considerando la domanda, le prospettive di spesa sanitaria e la strategia degli operatori di investire sul ramo salute, per i prossimi anni ci aspettiamo un incremento di cittadini e aziende che si interesseranno e ricorreranno a forme di sanità integrativa. Inoltre, il segmento dei prodotti assicurativi subirà una trasformazione sulla base delle esigenze dei clienti e sarà arricchito da servizi di prevenzione e abilitati dal digitale, con un affinamento del loro profilo tecnico. Infine, è attesa una crescita degli investimenti legati ai servizi al cliente e all’evoluzione dei processi liquidativi, attraverso l’introduzione di modelli di Advanced Analytics, automazione e Machine Learning, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare l’accesso e la semplicità di utilizzo dei servizi assicurativi e sanitari. Pertanto, il momento storico rappresenta un’ottima opportunità per i player del comparto, che dovranno agire rapidamente se intendono beneficiarne”, concludono Mori e Donadeo.

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